Sentiero del Fiordo di Crapolla: un’ode alla bellezza naturale

Il Fiordo di Crapolla è una delle insenature naturali più suggestive e magiche della Costiera Amalfitana.

Qui è possibile organizzare una spettacolare passeggiata che alterna un sentiero immerso nel verde a una faticosa, ma unica nel suo genere, scalinata che conducono dalla frazione di Torca alla Spiaggia di Reccomone.

Una gita perfetta, quindi, non solo per gli amanti del trekking, ma per tutti quelli che vogliono visitare una spiaggia e un mare incontaminato che si affacciano su Punta Campanella.

Raggiungere questi territori è molto semplice ed è per questo che molti turisti che trascorrono le loro vacanze a Positano o a Massa Lubrense, decidono di passare un pomeriggio proprio su questa baia.

Basta chiedere a qualsiasi persona del luogo che vi saprà indicare come arrivare a Fiordo di Crapolla.

Cosa vedere al fiordo di Crapolla

Anche se non è molto conosciuto, il Fiordo di Crapolla è una vera meraviglia della Costiera Amalfitana.

In questo caso parliamo di una insenatura naturale compresa tra Reccomone e Punta Taschiero che appartiene alla Riserva Naturale dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella dove è possibile organizzare delle suggestive passeggiate in un luogo incontaminato immerso tra storia e natura.

La mulattiera

La prima parte della camminata riprende il percorso di un’antica mulattiera. Qui è possibile passeggiare tra le caratteristiche piante della macchia mediterranea fino ad arrivare al belvedere naturale La Guardia.

Questa vegetazione costeggia un piccolo fiume, il Rivo Iarito che viene attraversato grazie ad un ponticello che lo sovrasta. Voltandosi, proprio di fronte, ci sono i tre isolotti Li Galli, Vetara e Isca.

Se la giornata è particolarmente serena e limpida è possibile ammirare l’intero Golfo di Salerno e la magia di Positano.

Il sentiero diventa ora più tortuoso e conduce fino alla spiaggia di Reccomone.

La scalinata

Spicca, ora, una scalinata composta da ben 700 gradini che conducono fino al Fiordo di Crapolla.

Ogni 50 gradini c’è una piastrella sul lato destro in ceramica che permette di mantenere la loro numerazione progressiva; mentre si percorre questa scalinata, non si deve dimenticare di guardarsi intorno perché sul lato sinistro si trova la Cappella di San Pietro.

La cappella di San Pietro

È un piccolo edificio accessibile liberamente che è stato costruito utilizzando le pietre con cui, in passato, era stato edificato il Monastero dei Benedettini Neri (in realtà sembra che si sarebbero susseguiti nel tempo diversi ordini religiosi monastici), chiamato anche Abbazia di San Pietro.

La storia di questi edifici è molto complessa e ripercorre centinaia di anni.

La prima costruzione sarebbe stata eretta in onore del Dio Romano Apollo e da qui deriva proprio il nome Crapolla.

Dopo la sua distruzione, è stato edificato un tempio latino e, ancora una volta, sulle sue rovine è stata finalmente costruita l’Abbazia di cui è ancora possibile vedere i resti di alcune colonne, basamenti in marmo e affreschi nello spazio esterno adiacente la cappella.

Nella parte opposta, invece, vi è una torre difensiva fatta costruire per proteggersi dai possibili attacchi degli invasori saraceni. Sembra, infatti, che questi ultimi avessero organizzato molte scorribande per rubare le ingenti ricchezze custodite all’interno degli edifici religiosi.

Questa cappella è stata dedicata a San Pietro perché la tradizione racconta che l’apostolo, mentre stava viaggiando verso Roma dopo essere partito dalla Palestina, fece tappa proprio a Crapolla ed è proprio per questo motivo che ancora oggi i fedeli, ogni anno il 29 Giugno (che è la giornata dedicata a questo Santo dalla Chiesa Cattolica), organizzano un pellegrinaggio che parte da Torca verso la cappella con partenza alle prime luci dell’alba.

Tutto viene curato nei minimi dettagli e particolari: si parte da Torca e si fanno diverse tappe nelle varie frazioni così da raccogliere, di volta in volta, sempre più devoti.

Dopo aver celebrato la funzione religiosa, iniziano i festeggiamenti sulla spiaggia con musica, danze e prodotti tipici del posto.

Queste feste sacre e profane sarebbero un modo che la popolazione vuole utilizzare per ringraziare il Santo che si era dimostrato molto generoso e benevolo con tutta la popolazione.

Finalmente l’arrivo a Crapolla

Al termine del sentiero, finalmente, si apre alla vista il Fiordo di Crapolla, una spettacolare spaccatura nella roccia lunga non più di 160 metri all’interno della scogliera.

Progressivamente, questa insenatura si apre sempre più verso una piccolissima, ma incontaminata spiaggia.

Poco prima della spiaggetta sono ancora presenti i resti delle antiche architetture romane: una villa latina, le cisterne che venivano utilizzate per la raccolta delle acque piovane e che, probabilmente, erano collegate a un enorme acquedotto e i monazeni, dei ripari che sia in passato sia oggi i pescatori utilizzavano per custodire e mettere al riparo le loro barche e le varie attrezzature utilizzate in mare.

Questa sarebbe una prova quasi certa dei grandi scambi marittimi che interessavano questa piccola area.

La spiaggia è molto diversa da quelle tipiche della zona, infatti è quasi tutta ricoperta da ciottoli e non da sabbia e, per la maggior parte della giornata, rimane al riparo dal sole e completamente all’ombra.

Come organizzare un’escursione al Fiordo di Crapolla

Per visitare il Fiordo di Crapolla non è necessario essere degli esperti di trekking, ma è bene tenere presente che per tutto il percorso non sono presenti punti di ristoro perciò è consigliabile avere con sé delle adeguate scorte d’acqua ed evitare le ore più calde della giornata.

Il dislivello che si percorre è di circa 340 metri e in alcuni punti il percorso non è molto agevole perciò si suggerisce di indossare un abbigliamento comodo e delle scarpe idonee.

Tutte le persone che hanno avuto la fortuna di visitare queste zone, comunque, nonostante i piccoli inconvenienti, non fanno altro che sottolineare l’estrema soddisfazione e lo stupore che si provano non appena si giunge al fiordo.

Inoltre, si ha la possibilità di essere totalmente immersi nella natura con le sue piante, i suoi colori e profumi e gli eleganti falchi pellegrini che, con un po’ di fortuna, possono essere visti sovrastare e dominare il cielo azzurro.

Infine, come dimenticare i resti archeologici segno di un passato che non vuole essere dimenticato?

Rimane ancora da capire, però, perché i religiosi costruissero volutamente i loro edifici sacri proprio in luoghi così impervi e difficili da raggiungere.

Una delle ipotesi ritenute più valide vorrebbe che questo fosse un modo per proteggere la loro fede dalle scorribande e isolarsi dal mondo esterno, un po’ come facevano gli eremiti.

Fortunatamente tutta l’area è sottoposta alla tutela delle sue opere storiche, naturali e artistiche con particolare attenzione anche ai fondali marini.

Chi, infatti, si immerge nelle limpide acque e guarda il fondo resta affascinato dalla ricchezza della flora e della fauna marina che può incontrare anche stando vicino alla riva.

Quando visitare il fiordo di Crapolla

Il Fiordo di Crapolla è un luogo magico e appartato della Penisola Sorrentina, ideale per chi cerca un’esperienza autentica, lontano dal turismo di massa. La scelta del periodo migliore per visitarlo dipende molto dalle tue preferenze.

  • Primavera (aprile-giugno): la primavera è uno dei momenti migliori per visitare il Fiordo di Crapolla. Le temperature miti, dai 18°C ai 24°C, rendono piacevole l’escursione a piedi fino al fiordo. Questo periodo è ideale per chi ama camminare, poiché il sentiero, pur ripido e impegnativo, è meno faticoso grazie al clima fresco e ai paesaggi fioriti che lo circondano.
  • Estate (luglio-agosto): se ami il sole e il mare, l’estate è il momento perfetto. Le temperature possono superare i 30°C, quindi è consigliabile partire presto la mattina per evitare il caldo durante l’escursione e poi godersi un tuffo nelle acque cristalline del fiordo. Ricorda che questo è il periodo più affollato, anche se Crapolla rimane sempre meno frequentato rispetto alle spiagge più note della zona.
  • Settembre e ottobre: l’inizio dell’autunno offre giornate ancora calde, con temperature tra i 20°C e i 26°C, ma con meno turisti. Settembre è un ottimo mese per godere di un bagno rigenerante, mentre ottobre è perfetto per gli amanti delle passeggiate e delle giornate all’aperto, con il vantaggio di una maggiore tranquillità.
  • Inverno (novembre-marzo): durante l’inverno, il Fiordo di Crapolla diventa un luogo di pace assoluta. Le temperature più fresche, tra i 10°C e i 16°C, rendono l’escursione piacevole, anche se non è la stagione ideale per nuotare. Questo è il momento giusto per chi vuole vivere il fiordo in solitudine, magari accompagnato dal solo suono del mare e del vento.

Ogni stagione offre qualcosa di speciale al Fiordo di Crapolla, che conserva il suo fascino selvaggio e incontaminato tutto l’anno.

Come arrivare al fiordo di Crapolla da Positano

Per arrivare al suggestivo Fiordo di Crapolla partendo da Positano, hai diverse opzioni, ma la più comune è combinare un breve tragitto in auto o autobus con una camminata panoramica. Ecco le possibilità:

In auto o scooter fino a Sant’Agata sui Due Golfi

  • Da Positano, percorri la Strada Statale 163 (SS163) fino a Sant’Agata sui Due Golfi, che si trova a circa 30-40 minuti di distanza in auto o scooter. Questa strada ti regalerà viste spettacolari sulla costa. Da Sant’Agata, segui le indicazioni per il villaggio di Torca, dove inizia il sentiero per il Fiordo di Crapolla.
  • Una volta giunto a Torca, troverai un parcheggio dove lasciare l’auto o lo scooter prima di iniziare la tua escursione.

In autobus fino a Torca

  • Prendi l’autobus SITA da Positano fino a Sant’Agata sui Due Golfi. Da qui, cambia autobus e prendi una corsa per il piccolo borgo di Torca. La durata del viaggio in autobus è di circa 1 ora (qui ci sono gli orari).
  • L’autobus ti lascerà vicino all’inizio del sentiero, e da lì potrai iniziare la tua camminata verso il fiordo.

Il sentiero per il fiordo di Crapolla

  • Il vero viaggio inizia con una passeggiata di circa 30-40 minuti lungo un sentiero immerso nella natura. Il sentiero parte da Torca e scende lungo un percorso panoramico, passando per uliveti e macchia mediterranea.
  • La discesa verso il Fiordo di Crapolla è composta da circa 700 gradini. Non è un percorso difficilissimo, ma è necessario avere scarpe comode e prepararsi a una salita abbastanza impegnativa al ritorno. Tuttavia, ne vale la pena, perché la vista sulla baia e l’antico porticciolo romano è mozzafiato.

In barca

In alta stagione, un’altra opzione è quella di noleggiare una barca o utilizzare un taxi boat da Positano per raggiungere il Fiordo di Crapolla via mare. Sebbene non sia un itinerario classico, è un’opzione particolarmente suggestiva per chi desidera vedere la costa dal mare.

Dove si trova il Fiordo di Crapolla

Considerazioni finali sul Fiordo di Crapolla

Il Fiordo di Crapolla rappresenta un vero gioiello incastonato nella Costiera Amalfitana, un luogo magico e incontaminato in cui la natura e la storia si fondono in un’armonia quasi mistica. Questa piccola insenatura, custodita gelosamente tra le scogliere di Punta Campanella, racchiude un’autenticità e una bellezza difficilmente riscontrabili altrove.

L’escursione per raggiungerla, seppur impegnativa, regala emozioni indimenticabili a ogni passo: dai sentieri immersi nella macchia mediterranea al belvedere de La Guardia, dalle antiche mulattiere agli affascinanti resti archeologici romani, fino alla scalinata che conduce al cuore del fiordo. È un viaggio che trasporta il visitatore in un’altra dimensione, lontano dal caos e dalla frenesia del mondo moderno.

La spiaggia di Crapolla, custodita dalle pareti rocciose che la abbracciano, è un angolo di paradiso incontaminato, dove il mare cristallino lambisce i ciottoli e il sole filtra timidamente creando un’atmosfera surreale. È qui che l’anima può finalmente riscoprire la pace e l’armonia con la natura circostante, respirando l’essenza stessa della Costiera Amalfitana.

Eppure, questo luogo meraviglioso non è solo una destinazione per gli amanti del trekking o della natura incontaminata. È anche un sito di grande valore storico e culturale, custode di antiche tradizioni e di un passato affascinante che risale addirittura ai tempi dei romani. I resti dell’Abbazia di San Pietro, la Cappella omonima e le tracce delle antiche architetture romane raccontano una storia millenaria che merita di essere conosciuta e preservata.