Cosa vedere alla Baia di Ieranto, dove la natura incontra l’epica delle sirene

La Baia di Ieranto, nel cuore della Costiera sorrentina, è un luogo incontaminato e bellissimo, meta esclusiva molto particolare, non facilmente accessibile e per questo lontana dalle più comuni destinazioni turistiche.

La Baia fa parte dell’area naturale di Nerano, e dalla fine degli anni ’80 è sito gestito dal FAI – Fondo Ambiente Italiano.

Il suo nome viene dal greco ieros, che significa sacro; non è un caso, quindi, che a poca distanza dalla baia sorga il tempio dedicato alla dea Atena di Punta Campanella.

Terra dalla storia antica e dalle tradizioni millenarie, la baia di Ieranto è da sempre lo scenario perfetto per le migliori opere: proprio qui, infatti, Omero ambienta l’incontro tra Ulisse e le Sirene, che rallentano il suo viaggio di ritorno ad Itaca, nel poema l’Odissea e, sempre qui, ha scelto di vivere per un periodo lo scrittore britannico Norman Douglas che, ispirandosi a questa terra ha composto il celeberrimo La terra delle sirene.

Vi state chiedendo come arrivare alla Baia di Ieranto?

Ovviamente via mare, navigando nelle acque cristalline del mar Tirreno partendo da Nerano, ma c’è la possibilità di raggiungerla via terra, partendo sempre dal paese: qui potete lasciare la vostra auto nel comodo parcheggio e poi imboccare a piedi il sentiero che si snoda per circa 6 Km fino alla baia.

Si tratta di un percorso piuttosto impegnativo ma non proibitivo, assolutamente incantevole perché permette di godere della vista di innumerevoli bellezze: i Faraglioni di Capri, il profilo della Costiera Amalfitana, gli isolotti Li Galli.

Un consiglio? Inserite la visita alla baia di Ieranto in una giornata di escursioni in barca, che potrebbe includere una visita alla Cala di Mitigliano passando per Punta Campanella, oppure imbarcandovi direttamente da Positano: esperienze uniche per una vacanza indimenticabile!

Nella baia di Ieranto la natura la fa da padrona

Donata al FAI nel 1987 per garantire la sua salvaguardia territoriale ed impedire speculazioni edilizie ed industriali, la Baia di Ieranto è inserita nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, che è stata istituita nel 1997.

Essa ha una superficie di oltre 1500 ettari tra le provincie di Napoli e Salerno, e comprende anche circa 40 Km di costa.

Nel corso degli anni è stata oggetto di numerosi interventi volti a recuperare la sua flora originale, ovvero la macchia mediterranea, che è costituita principalmente da arbusti sempreverdi come il mirto, la ginestra, l’euforbia.

Nelle zone più elevate, sono presenti anche alcune specie arboree come il pino marittimo, il carrubo o il pino d’aleppo, nonché il ciclamino, l’asparago selvatico o il caprifoglio.

Poiché il sentiero per arrivare alla baia di Ieranto è per la maggior parte assolato, la macchia mediterranea sopra descritta cambia di caratteristiche diventando gariga, ovvero composta da piante arbustive basse quali il ginepro, la fillirea e l’elicriso italico.

Cosa fare nella baia di Ieranto

Snorkeling

La Baia di Ieranto è il luogo ideale per fare snorkeling in un mare cristallino e ricco di flora e fauna.

Nella zona è infatti presente il fenomeno dello upwelling che contribuisce allo sviluppo di piante ed animali sempre nuovi e particolari.

Che cos’è questo fenomeno?

Trattandosi di una zona di confluenza tra le acque del Golfo di Napoli e quelle del Golfo di Salerno, l’acqua del mare che bagna questa spiaggia di Nerano gode di un grande ricambio costiero.

In particolare, qui vi è una risalita di acqua fredda proveniente dagli strati più profondi, e questo incrementa la vita negli strati superiori e superficiali, perché vi è un grande apporto di nutrienti quali nitrati, fosfati e silicati.

Monitorando annualmente la biodiversità marina della Baia di Ieranto, il FAI ha censito, ad oggi, più di 260 specie. Tra i 5 ed i 30 mt di profondità si possono trovare grandi praterie di posidonia oceanica, una pianta tipica del Mediterraneo caratterizzata da un fusto che può svilupparsi sia verticalmente che orizzontalmente.

Tra le sue foglie si possono scorgere diversi pesci, ma anche cavallucci marini e gamberetti.

Birdwatching

Abbiamo accennato in precedenza alla vegetazione tipica della baia, che è molto interessante per chi è appassionato di botanica.

Vi sono inoltre diverse specie di uccelli che si possono osservare nel loro ambiente naturale.

Oltre ad essere posta sulla rotta migratoria di numerose specie, infatti, l’entroterra della Baia è il luogo adatto per il birdwatching perché vi sono diverse specie stanziali come il gabbiano reale, il passero solitario, ma anche il gheppio e il falco pellegrino, come pure il corvo imperiale e le quaglie.

Non mancano cardellini, merli, cinciallegre e fringuelli che con le loro melodie allietano il visitatore.

Kayak

La Baia di Ieranto è raggiungibile via mare solamente con mezzi autorizzati ad ormeggiare in loco.

Però, se sei un appassionato di kayak potete noleggiare un’imbarcazione alla spiaggia di Recommone e arrivare pagaiando alla splendida spiaggia della Baia.

Lungo il tragitto troverete diverse grotte che, raggiungibili solo via mare, sono molto interessanti da esplorare.

Destinazione alternativa: la torre di Montalto

Lungo il sentiero, ad un certo punto vi troverete di fronte ad un bivio: scendendo arriverete alla meravigliosa spiaggia della Baia di Ieranto, salendo invece arriverete alla torre di Montalto, che è stata eretta nel ‘500 come avamposto difensivo contro gli attacchi dei pirati saraceni.

Questa, come molte altre torri di segnalazione poste lungo tutta la costa, aveva un importante ruolo strategico perché, grazie alla sua posizione privilegiata, poteva godere di un’ottima visuale su tutta la baia ed avvertire tempestivamente la popolazione dell’arrivo dei pirati.

Un altro compito importante che svolgevano queste torri era di essere punto di riferimento per la navigazione delle imbarcazioni che dovevano rifornire le cittadine lungo la costa: l’arrivo in porto era ovviamente fondamentale per assicurare i rifornimenti ed evitare potenziali carestie, con conseguenti insurrezioni popolari.

Le torri venivano costruite in autonomia da ogni Comune, e spesso per innalzarle si utilizzavano materiali provenienti dalle ville marittime di età augustea presenti in zona, e questo ha causato, purtroppo, la perdita di diversi reperti archeologici.

Il momento migliore per esplorare la Baia di Ieranto

Se desideri scoprire un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, la Baia di Ieranto ti aspetta con le sue acque cristalline e la natura incontaminata. Ma quando è il momento ideale per visitarla? Ecco una guida per aiutarti a scegliere il periodo perfetto.

Primavera (Marzo – Giugno)

La primavera porta con sé una rinascita della natura che rende la Baia di Ieranto ancora più affascinante. I sentieri sono avvolti dai profumi dei fiori selvatici e il clima è mite, con temperature che variano tra i 15°C e i 25°C. Questo periodo è ideale per gli appassionati di trekking ed escursioni, poiché i percorsi sono meno affollati e l’ambiente è estremamente suggestivo.

Estate (Luglio – Agosto)

Durante l’estate, la baia diventa un vero paradiso per gli amanti del mare. Le temperature raggiungono i 30°C, e il sole splende alto nel cielo, rendendo l’acqua perfetta per nuotare e fare snorkeling. Tieni presente che questo è anche il periodo più frequentato, quindi se preferisci la tranquillità, considera di arrivare presto al mattino.

Autunno (Settembre – Ottobre)

L’autunno è forse il segreto meglio custodito della Baia di Ieranto. Le temperature si mantengono piacevoli, tra i 20°C e i 28°C, e l’afflusso turistico diminuisce significativamente. È il momento perfetto per godersi sia il mare che le escursioni, con il bonus aggiuntivo dei colori autunnali che dipingono il paesaggio.

Inverno (Novembre – Febbraio)

Nei mesi invernali, la baia si trasforma in un’oasi di pace. Le temperature scendono a circa 10°C – 15°C, rendendo le escursioni un’attività ancora piacevole, sebbene il nuoto possa essere riservato ai più coraggiosi. Questo è il periodo ideale per chi cerca una fuga dalla frenesia quotidiana e vuole immergersi nella natura più autentica.

Come arrivare alla Baia di Ieranto da Positano

La Baia di Ieranto è uno dei tesori nascosti della Penisola Sorrentina, un luogo di incontaminata bellezza naturale che merita sicuramente una visita. Ecco come puoi arrivarci partendo da Positano:

In Auto o Scooter fino a Nerano

  • Percorso Stradale
    • Direzione Sant’Agata sui Due Golfi: da Positano, prendi la SS 163 in direzione di Piano di Sorrento, poi segui le indicazioni per Sant’Agata sui Due Golfi.
    • Verso Nerano: da Sant’Agata, segui le indicazioni per Termini e poi per Nerano o Marina del Cantone.
    • Tempo di Viaggio: il tragitto dura circa 1 ora, a seconda del traffico.
  • Parcheggio
    • A Nerano, troverai parcheggi dove lasciare il veicolo. Durante l’alta stagione, è consigliabile arrivare presto per trovare posto.

Escursione a piedi dalla piazza di Nerano

Inizio del Sentiero

  • Dalla piazza principale di Nerano, cerca le indicazioni per il Sentiero per la Baia di Ieranto.

Dettagli del Percorso

  • Durata: circa 1 ora e 30 minuti a piedi.
  • Difficoltà: media. Il sentiero presenta tratti in discesa all’andata e in salita al ritorno.
  • Panorami: lungo il percorso, godrai di viste spettacolari sui Faraglioni di Capri e sulla costa circostante.

Arrivare via Mare

Tour in Barca da Positano

Diverse compagnie offrono escursioni in barca che includono soste nelle calette della costa, inclusa la Baia di Ieranto. Le escursioni possono durare mezza giornata o una giornata intera.

Noleggio Barca Privata

Puoi noleggiare una barca o un gommone con o senza skipper. La Baia di Ieranto fa parte dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, quindi alcune zone potrebbero essere interdette alla navigazione o all’ancoraggio. Assicurati di informarti sulle restrizioni prima di partire.

Utilizzare i mezzi pubblici

Autobus da Positano a Sorrento

  • Prendi l’autobus SITA da Positano a Sorrento (qui ci sono gli orari).
  • Da Sorrento, prendi l’autobus locale Linea SITA per Nerano/Marina del Cantone.
  • Tempo totale di viaggio: circa 2 ore, considerando i tempi di attesa e i trasferimenti.

Considerazioni finali sulla Baia di Ieranto

La Baia di Ieranto, tesoro nascosto della Costiera Sorrentina, rappresenta un esempio emblematico di come la natura e la storia possano fondersi armoniosamente, offrendo un’esperienza unica ai suoi visitatori.

Salvaguardata con cura dal FAI e inserita nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, questa baia non solo conserva la sua bellezza naturale e biodiversità, ma serve anche come ponte culturale tra il passato mitologico e il presente.

Da luogo di ispirazione letteraria a paradiso per gli appassionati di snorkeling, birdwatching e kayak, la Baia di Ieranto continua a incantare e a educare chi la scopre, mostrando l’importanza di proteggere questi preziosi angoli di mondo.

Un viaggio in questo luogo non è solo una fuga dalla routine quotidiana, ma una lezione vivente sull’importanza della conservazione ambientale e del rispetto per la nostra storia culturale e naturale.