L’Italia è piena zeppa di posti meravigliosi da visitare per qualsiasi tipo di turista: dall’amante del bagno nei mari cristallini del Bel Paese al patito della cultura e dei musei, da chi ama passeggiare per i sentieri della natura a colui che vuole bearsi degli aromi e dei sapori della tradizione culinaria.
Una terra che racchiude tutte queste esperienze è la Costiera Amalfitana: splendide spiagge su un mare da favola, monumenti e opere d’arte sullo sfondo del Tirreno e limoncello fatto con limoni appena colti.
Se volete scoprire questa terra come dei veri avventurieri, non potete non fare trekking in costiera Amalfitana: in questa zona della Campania, infatti, potrete avventurarvi per dei percorsi e dei sentieri con lo sguardo rivolto ai magnifici panorami a strapiombo sul mare e alle coste frastagliate del promontorio salernitano.
Questo articolo vi presenterà tutti i sentieri e gli itinerari più belli e celebri della Costiera Amalfitana, per fare delle meravigliose escursioni da Amalfi a Positano, da Maiori a Minori.
Inoltratevi con noi in questo viaggio lungo il Sentiero degli Dei, la Baia di Ieranto, Punta Campanella, la Valle delle Ferriere e altri stupendi luoghi della Costiera: leggendo non potrà non venirvi voglia di mettervi gli scarponcini da trekking e avventurarvi per queste splendide cornici.
Siete pronti? Seguiteci attentamente nella scoperta di Amalfi e dei luoghi circostanti.
Sentiero degli dei
Il nome del percorso non è stato scelto certo a caso: percorrendo questo sentiero, potrete godere di un panorama “divino”.
Questi quasi 8 chilometri di sentiero, il più amato dai turisti per il trekking in Costiera Amalfitana, sono divisi in due tratti: il primo, definito alto, collega Salerno a Bomerano, mentre quello chiamato basso continua da Bomerano fino a Nocelle (una frazione della celebre Positano).
Sconsigliamo vivamente quello alto a chi soffre di vertigini, dato che il punto più “basso” è a 659 metri sul livello del mare (Santa Maria di Castello), per poi salire fino a Capo Muro (1079 metri) e riscendere infine a Bomerano.
Il tempo medio di percorrenza è di 6-8 ore e la difficoltà è considerata media.
Lungo il percorso potrete ammirare in lontananza le cosiddette isole Li Galli, ma anche la più rinomata Capri; inoltre godrete di una vista mozzafiato della penisola Sorrentina, l’altra famosa costiera della regione Campania.
Proseguendo poi per Nocelle, potrete giungere direttamente alla spiaggia di Positano, grazie alla scalinata che vi scende da Montepertuso.
Per agevolarvi, vi suggeriamo non una ma ben due scorciatoie: la prima passa da Praiano e prosegue verso il convento di San Domenico, mentre la seconda è un percorso tutto in discesa in direzione Nocelle – Arienzo.
Sentiero per la baia di Ieranto
Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un cosiddetto “nome parlante”: Ieranto, infatti, deriva dal greco Ieros, “sacro”; nella vicina Punta Campanella era infatti stato edificato il tempio dedicato ad Atena e, sempre qui, furono collocate da Omero le Sirene che provarono a incantare Ulisse.
Il sentiero, lungo 6 km, ha un grado di difficoltà medio e può essere percorso in una media di circa 4 ore.
Partendo dalla piazzetta di Nerano, frazione di Massa Lubrense, sarà necessario seguire per meno di cento metri la strada principale, tutta in discesa, per trovare l’accesso al percorso, sulla destra.
Lungo il sentiero, per il primo chilometro in pianura, potrete ammirare Villa Rosa, dimora del compianto scrittore Norman Douglas.
Incontrerete poi un tratto di discesa per giungere ad una vista mozzafiato sui Faraglioni di Capri, su Punta Campanella, sulla Costiera stessa e sugli isolotti de Li Galli.
Di particolare interesse sono anche i resti di forni per la calce, testimonianza del villaggio minerario per la sua estrazione che l’Italsider, proprietaria della baia all’inizio del ventesimo secolo, vi stabilì.
Arrivati a un bivio lungo il sentiero, avrete due opzioni: da una parte potrete salire fino a Mont’Alto e Punta Penna, mentre dall’altra potrete accedere, dopo un tratto in discesa, alla spiaggetta della Baia, fatta interamente di ciottoli.
Sentiero di Punta Campanella
Punta Campanella costituisce il punto di congiunzione tra la Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina.
Questo percorso presenta una difficoltà più leggera rispetto ai primi due, con 4 chilometri da percorrere in una media di due ore (comprendendo anche il ritorno), grazie alla sua conformazione pianeggiante.
L’entrata del percorso si raggiunge dalla piazzetta del paese (Termini, anch’essa frazione di Massa Lubrense), dove troverete le indicazioni per iniziare il vostro itinerario.
Lungo il sentiero potrete ammirare da un lato il mare di Sorrento e Amalfi, dall’altro caratteristici orticelli e uliveti.
Arriverete poi a un bivio: percorrendo la strada in salita arriverete al crinale di Monte San Costanzo, mentre l’altra vi condurrà al pianoro di Punta Campanella, dove furono eretti una torre e il già citato Tempio di Atena (poi convertito dai Romani in Santuario di Minerva), di cui rimangono ad oggi i resti.
Anche in questo caso il nome del percorso non è casuale: sulla cima della torre era infatti stata posta una campanella che veniva suonata, nel 1300, per propagare alle altre torri della costa il segnale d’allarme per le incursioni dei Saraceni.
Sempre sul pianoro, troverete nella roccia una fenditura da cui parte un’impegnativa scalinata che conduce ad una scogliera sul livello del mare, dove attraccavano le navi che portavano i tributi alla dea del tempio, come potrete notare dalla scritta in Osco incisa sul costone roccioso, la quale indicava il punto di approdo per il santuario.
Valle delle Ferriere
Questo è considerato uno degli itinerari più affascinanti per fare trekking in Costiera Amalfitana, tra Amalfi e Scala, dove si trova la Valle delle Ferriere e dove scorre il torrente Canneto.
L’atmosfera che vi accoglierà ricorda quella dei canyon americani, con un clima molto particolare che vi ha permesso però la conservazione della vegetazione, soprattutto di felci risalenti al periodo delle glaciazioni.
Questo percorso scende dai Monti Lattari ad Amalfi ed è anche conosciuto come Valle dei Mulini di Amalfi per la presenza, nella sua parte finale, di mulini ad acqua che venivano utilizzati nelle vicine cartiere di Amalfi per produrvi la famigerata carta.
Per accedere a questo percorso è necessario recarsi al borgo di Pontone, frazione di Scala, e percorrere dalla piazza principale la mulattiera passante per la Trattoria Antico Borgo: da qui, a destra noterete delle ripide scale che, dopo aver superato un arco, vi condurranno sulla sinistra ad ammirare un presepe molto originale e curioso, ambientato in una casa contadina e i cui protagonisti sono degli spaventapasseri che, invece che circondati da oggetti da mangiatoia, hanno intorno degli arredi casalinghi tipici della cultura contadina.
Continuando sulla sinistra c’è una lunga scalinata che porta ad Amalfi, mentre proseguendo internamente per la valle (cosa che vi consigliamo), potrete salire tra limoni e vigneti e raggiungere la prima ferriera e il torrente e, continuando il sentiero in discesa tra i ruderi dei mulini, direttamente Amalfi, dove il sentiero finisce, dopo 6 km e una media di 3 ore e mezza di percorrenza.
Santuario dell’Avvocata
Questo percorso, che parte e termina a Maiori, vi condurrà fino alla cima del Monte Falesia (a 800 metri di quota), dove sorge il Santuario della Madonna dell’Avvocata, da cui il sentiero prende nome.
Esso è uno dei più impegnativi del posto, essendo lungo circa 16 km ed quasi tutto in salita.
Il santuario si trova a 5 km dal punto di partenza, ma la fatica varrà la pena, dato che ad attendervi ci sarà un pianoro con una vista mozzafiato sul Golfo Salernitano.
Da qui sarà possibile raggiungere, percorrendo una scala, la grotta dove la leggenda narra che la Madonna sia apparsa in sonno ad un pastore.
Torre dello Ziro

Partendo da Pontone e arrivando, dopo circa 5 km, ad Atrani, questo percorso vi mostrerà uno dei luoghi simbolo di Amalfi: le mura del Granducato di Amalfi e la Torre dello Ziro, tristemente nota per essere stata il luogo dove nel 1500 furono imprigionati e trucidati Giovanna d’Aragona e i suoi figli; per questo motivo leggende popolari la considerano infestata.
In questo caso, da Pontone bisogna percorrere le scale di Via Fritto e poi seguire le indicazioni, che vi porteranno alla scalinata di accesso all’antica Fortezza facente parte delle mura del Gran Ducato.
Dopo aver visitato la Torre, l’escursione prosegue per una rampa di scale che, una volta scese, conducono al centro di Atrani.
Considerazioni finali sui migliori sentieri dove fare trekking in Costiera Amalfitana
La Costiera Amalfitana rappresenta un vero e proprio paradiso per gli amanti del trekking e delle escursioni a stretto contatto con la natura. I percorsi descritti in questo articolo sono solo alcuni dei molti che si snodano lungo questo tratto incantevole della Campania, offrendo prospettive mozzafiato sul mare cristallino, scorci sulle coste frastagliate, vedute panoramiche sui celebri paesi arroccati e immersioni nella natura incontaminata.
Camminare lungo questi sentieri è un’esperienza totalizzante per i sensi. I profumi degli agrumi, il fruscio delle fronde degli ulivi secolari, il calore del sole che accarezza la pelle e l’incessante sciabordio delle onde creano un’armonia capace di rigenerare corpo e mente. È un viaggio lento, un ritorno alla dimensione autentica della scoperta di un territorio che sa ancora regalare emozioni genuine.
Ogni passo diventa un esercizio di contemplazione della bellezza, un modo per immergersi nella storia millenaria di questa terra e delle sue genti laboriose. I resti archeologici, le antiche torri di avvistamento, i mulini e le cartiere raccontano le vicende di un passato avventuroso, mentre la vegetazione lussureggiante è testimone di epoche remote e dell’incessante scorrere del tempo.
In fondo, il trekking è questo: un dialogo profondo con la natura e la sua ciclicità, un riscoprirsi parte di un tutt’uno più grande, un lasciarsi permeare dalle energie di un luogo magico. La Costiera Amalfitana con i suoi sentieri diventa così non solo una meta turistica, ma un’autentica esperienza di vita da vivere con tutti i sensi, un viaggio iniziatico alla ricerca di se stessi e della propria dimensione più vera.